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Lo scambio sul posto

Lo Scambio sul Posto è il meccanismo che permette di immettere nella rete elettrica l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico non consumata al momento della produzione e prelevarla una volta che se ne ha bisogno.

Nello Scambio sul Posto si usa la rete elettrica come strumento di “immagazzinamento virtuale” del surplus di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. L’aggettivo virtuale è usato perché l’energia non viene immagazzinata nelle batterie per fotovoltaico, ma viene rilasciata al sistema elettrico e scambiata sul posto in un momento successivo a compensazione.

Il servizio dello Scambio sul Posto viene erogato dal GSE (il Gestore dei Servizi Energetici) quando il richiedente è in possesso di un impianto per il consumo e la produzione di energia elettrica connesso in un unico punto con la rete.

 

Come funziona?

Di giorno l’impianto fotovoltaico produce energia pulita. Parte di questa energia non viene consumata istantaneamente e viene immessa in rete dopo essere passata dal contatore di scambio che calcola i kWh immessi nella rete pubblica.

Di sera, data l’assenza di luce, l’impianto non produce energia abbastanza energia per soddisfare i tuoi bisogni di consumo, e dunque quest’ultima viene prelevata dalla rete. Questo prelievo verrà conteggiato nella bolletta dell’elettricità del richiedente e verrà poi rimborsato parzialmente in base a quanta energia è stata immessa in rete dall’impianto fotovoltaico.

Esempio di scambio sul posto

Il seguente esempio ti aiuterà meglio a capire il concetto di Scambio sul Posto:

Assumiamo che

  • Il tuo consumo annuale è di 5000 kWh l’anno
  • Il tuo impianto fotovoltaico produce 6000 kWh di energia elettrica ogni anno
  • Il tuo autoconsumo è del 40%

Avremo che:

  • I consumi alimentati dal tuo impianto fotovoltaico sono: 6000 kWh x 40% = 2400 kWh
  • I consumi residui da coprire prelevando energia dalla rete sono: 5000 kWh – 2400 kWh = 2600 kWh
  • L’energia immessa nella rete al netto dei tuoi consumi domestici è : 6000 kWh – 2400 kWh = 3600 kWh

Risulta quindi che hai immesso nella rete elettrica pubblica 3600 kWh. Di questi, 2600 kWh vengono prelevati nuovamente dalla rete e andranno quindi pagati in bolletta a tariffa piena (Circa 0,24€/kWh) e saranno parzialmente rimborsati  (circa 0,11€/kWh) dal GSE. L’eccedenza, ovvero quei 1000 kWh immessi in rete e non prelevati, viene rimborsata con il valore di mercato, che corrisponde a una tariffa di circa 0,03 €/kWh.

Chi può accedere allo scambio sul posto?

Possono accedere allo Scambio sul Posto due tipologie di clienti:

  • Il cliente finale che è all’interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) e che è anche produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione che costituiscono l’ASSPC.
  • Il cliente finale che è titolare di un insieme di punti di prelievo e immissione ed è anche produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione connessi per il tramite dei predetti punti.

È bene però ricordare che i clienti che hanno usufruito al Superbonus 110 non possono richiedere questo servizio.

Conviene lo scambio sul posto?

Lo Scambio sul Posto conviene quando l’energia prelevata dalla rete è pressoché simile ai kWh immessi nella rete. A differenza di una batteria con accumulo, lo scambio sul posto non richiede alcun lavoro di installazione, non occupa spazio in casa e non richiede nessuna manutenzione.

Tuttavia, considerando la convenienza sul lungo termine,  un impianto fotovoltaico con accumulo risulta più conveniente dello Scambio sul Posto. Questo è dovuto dal fatto che, quando si parla di Scambio sul Posto, il costo dell’energia prelevata è maggiore rispetto alla tariffa pagata per l’energia immessa nella rete.

Le eccedenze

Tutti gli impianti fotovoltaici in regime di Scambio Sul Posto possono richiedere la liquidazione delle eccedenze. Con il termine eccedenza si fa riferimento al credito che si matura durante l’anno, da gennaio a dicembre, e corrisponde alla differenza tra l’energia immessa in rete e l’energia prelevata.

La liquidazione delle eccedenze maturate da gennaio a dicembre di ogni anno,va richiesta al GSE ogni anno entro il 31 gennaio, all’interno del portale informatico SSP. Sotto questo aspetto, è consigliabile tenere monitorata costantemente la propria eccedenza, in quanto il GSE non sempre eroga la cifra spettante in modo corretto. Qui di seguito gli step da effettuare sul portale GSE per la liquidazione delle eccedenze:

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